SPID, perché capirlo?
Una volta le cose importanti per la vita le forniva la scuola insegnandoci a leggere, scrivere e far di conto.
Oggi una generazione, di ormai genitori, non ha i fondamentali digitali.
Per esempio: pochi conoscono lo SPID (Sistema Pubblico di identità digitale).
SPID è il PIN unico per i servizi della PA che certifica la vostra identità digitale come persona o per le aziende di cui avete delega.
Questa rivoluzione è presente in molti siti dove potrete già trovare “ENTRA con SPID” come vedete indicato con freccia nell’immagine che segue tratta dall’indirizzo https://ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/portale/
Siccome ho la delega per la mia società, Delta Informatica Srl, quando accedo al portale per la registrazione dell’indirizzo telematico, dopo le credenziali, mi viene chiesto se voglio accedere come privato o come delegato dell’azienda
SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, permette di gestire con facilità alcuni servizi INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, Portale dell’automobilista e mille altri siti.
Nata nel marzo del 2016, lo SPID è un’identità unica che ogni cittadino, o impresa, può utilizzare per accedere alla maggior parte dei servizi online della Pubblica Amministrazione italiana ma anche a quelli degli enti privati che hanno aderito al progetto.
Lo SPID è il “passe-partout”, il PIN unico che facilita l’accesso dei cittadini ai vari servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
Solitamente bisogna aspettare circa una settimana per ricevere i dati di accesso per la propria Identità digitale. È vero infatti che si può fare la richiesta per lo SPID in 5 minuti e comodamente seduti alla propria scrivania, come molte agenzie promettono, ma nessuno precisa che per ricevere il codice di accesso bisogna attendere la conclusione delle attività di verifica delle informazioni inserite.
La sottoscrizione di questo servizio non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. Ognuno di noi può decidere se richiedere la propria Identità Digitale ed eventualmente, come abbiamo detto, attraverso quale gestore farlo.
Nel dettaglio, nel primo livello per l’autenticazione è sufficiente inserire il proprio ID e la password (che va cambiata ogni sei mesi), mentre nel secondo si inserisce una password aggiuntiva (di tipo one time). Nel terzo livello invece è prevista l’utilizzo di una smart card, che in alcuni casi potrebbe essere proprio la Carta d’Identità elettronica.
Vantaggi:
SPID permette di “ridurre i tempi di attesa per l’ottenimento di servizi e informazioni”.
Password che cambia ogni sei mesi e password dispositiva
Io ho scelto lo SPID di Poste, che si chiama “Poste ID”, perché ha una app che permette una veloce autenticazione tramite un QR Code che viene generato; in alternativa è possibile autenticarsi con i codici ricevuti via SMS, e mail
Il codice Poste ID deve essere alfanumerico: è formato da 6 caratteri e deve venire associato ad un dispositivo (il nome inseribile è personalizzabile).
Per sbloccare il Poste ID è necessario un codice PUK che viene inviato a registrazione ultimata. Vi raccomando di salvarlo.